I gas refrigeranti idrofluorocarburi (o HFC), i più utilizzati negli ultimi decenni per impianti frigoriferi, sono in parte responsabili del surriscaldamento globale e dell’effetto serra e per questa ragione le normative europee stanno diventando sempre più rigide, allo scopo di limitarne l’utilizzo.
Parallelamente a ciò, la ricerca si è mossa nella direzione di individuare fluidi con minori GWP (Global Warming Potential).
Tra questi, la CO2, sta riscuotendo un interesse sempre più crescente, in quanto gas naturale con limitatissimo potere inquinante (GWP=1, cioè nessun impatto sull’ozono atmosferico), e largamente disponibile anche come prodotto di scarto di altri processi.
Noi di Friostar da sempre operiamo con particolare riguardo all’impatto ambientale e la sicurezza.
L’utilizzo della CO2 per i nostri impianti frigoriferi assicura un duplice beneficio: non presenta pericoli legati a tossicità o infiammabilità ed ha un costo nettamente inferiore se paragonato a quello dei fluidi tradizionali.
Ma non solo. Non è neanche necessario riciclarla alla fine della vita dell’impianto.
In applicazioni di dimensioni notevoli, con distanze di centinaia di metri tra le utenze da refrigerare e le macchine frigorifere, un sistema a circolazione forzata di CO2 liquida offre importanti vantaggi come:
- Minori portate richieste, e quindi tubazioni più piccole
- Minore consumo di energia per il pompaggio
- Nessuna variazione di temperatura negli evaporatori
- Nessun problema di ritorno olio
- Circolazione del fluido non tossico mantenuta costantemente in fase liquida
- Elevata efficienza di scambio termico agli utilizzatori
Tutti gli impianti sono interamente progettati e realizzati per garantire sempre:
- Rispetto dei budget prestabiliti;
- Cura dei minimi dettagli;
- Elevata qualità dei materiali;
- Alta efficienza energetica;
- Durata nel tempo;
- Semplicità di utilizzo;
- Abbattimento dei costi di gestione;
- Attenzione al benessere e alla sicurezza dei lavoratori